lunedì 19 gennaio 2009

Parcheggio interrato privato Orsini-Cogne: gli atti finali dell’iter procedurale

Dal Comitato Orsini-Cogne riceviamo e pubblichiamo un'informativa sul “Progetto parcheggio interrato privato Orsini-Cogne sotto all’attuale giardino pubblico alberato” in zona Vialba – Quarto Oggiaro.  La redazione demanda al Comitato la responsabilità per le informazioni ivi contenute. Vi invitiamo  eventualmente a prendere contatti con la Cooperativa La Torrazza o con il Comitato nicamarino@hotmail.it .

Egregi redazione e residenti del quartiere,
gli ultimi aggiornamenti mi hanno informato del fatto che si è giunti agli atti finali dell’iter progettuale del Progetto sopraddetto in quanto la cooperativa La Torrazza, responsabile dell’iniziativa edilizia, è stata invitata dal Dirigente del Settore parcheggi del Comune, ing. Valtorta, a firmare la documentazione riguardante la Convenzione, il Permesso di costruire e il conseguente via libera al progetto.
La Concessionaria ( La Torrazza ), prima di fissare l’appuntamento, deve però procurarsi i permessi per poter utilizzare i tiranti, cioè lunghissimi cavi d’acciaio di ben circa 50 cm di diametro che, essendo indispensabili per non far franare le pareti della enorme buca scavata per il parcheggio, verranno avvitati intorno alle fondamenta degli immobili, cioè degli edifici *,vicino alla zona del progetto: saranno quindi interpellati sia le società, come la Gefi, che gestiscono i condomini popolari, sia i diretti proprietari degli appartamenti facenti parte degli immobili situati principalmente lungo le vie Orsini e Otranto; la richiesta dei permessi riguardanti l’applicazione dei tiranti è un atto dovuto in quanto quest’ultimi potrebbero essere causa di gravi complicanze e danni per gli edifici: avendo la sottoscritta “collezionato “, in questi ultimi due anni, molti articoli al riguardo pubblicati dai media di informazione quotidiana (Corriere della sera, Repubblica, Cronacaqui ed altri ancora) ritengo utile informare i soggetti che verranno contattati,p er il rilascio dei sopraddetti permessi ,di quanto accaduto nella nostra città in relazione a questa problematica ( naturalmente quanto segue è tutto documentato ): a Milano sono stati aperti una novantina di cantieri per parcheggi sotterranei ,di questi ad oggi, più del 90% è bloccato o va molto a rilento (con conseguenti rialzi di tutte le spese e aumenti dei prezzi ) per danni causati principalmente proprio dai tiranti che ,uniti alle vibrazioni dei cantieri, possono causare, oltre che vistose crepe nei muri e nelle pareti , anche rischiose inclinazioni degli assi di interi edifici (es. come successo ai palazzi posti in v. Bazzini ,zona Città Studi) e fenomeni di scivolamento delle fondamenta. Sono oltre 60 gli stabili che hanno registrato danni strutturali dopo l’apertura di cantieri per parcheggi interrati,per non parlare di veri e propri crolli ( es. le 5 rampe di scale crollate in uno degli immobili situati in Piazza Cardinal Ferrari). Sempre in concomitanza con l’arrivo del cantiere ,dello scavo e della posa dei tiranti si sono verificati ,oltre a quanto già descritto sopra,i seguenti danneggiamenti: diverse crepe , sia sulle facciate all’esterno che all’interno degli appartamenti i,in v. Marco Polo (zona Porta Garibaldi ), in Corso Porta Romana e in v. Bazzini, inoltre gli edifici della v. Marco polo mostrano chiari e preoccupanti segni di distacco tra loro per l’avvenuta inclinazione dei rispettivi assi; in Largo Quinto Alpini sono apparse crepe nelle cantine; negli edifici di v. Ampere sono visibili fenditure larghe fino a 5 cm,soprattutto nello stabile collocato al n° civico 1,mentre i palazzi di v. Ampere n°9 e n°11, pendono quasi come la torre di Pisa; da rilevare che il distacco tra i due palazzi( più di 5 cm), è sempre più evidente e dalle crepe che si sono aperte all’interno degli appartamenti entrano polvere ,luce solare ,pioggia e vento ( il carton-gesso posto come rimedio è poco utile perché si stacca in continuazione ) ,da aggiungere che ,dalle scale della Metro presso la zona delimitata dalle vie Ampere,Compagni e Ovidio, è possibile osservare l’avvenuta divisione tra alcuni condomini in seguito a una linea di separazione che si estende a zig zag fra gli edifici in questione; il fenomeno dell’inclinazione è avvenuto anche negli immobili di v. D’Ovidio n°6 e di v. Compagni n°3 e n°5; il palazzo di v. D’Ovidio n°8 risulta danneggiato ,idem per gli edifici di v. Monte Rosa ,Correggio e Piazzale Accursio; in Piazza Cardinal Ferrari, dove è avvenuto il crollo delle scale, i residenti che non sono stati evacuati (in quanto una parte dello stabile è stato dichiarato inagibile e ben 8 famiglie sono state trasferite)  denunciano continui scricchiolii e crepe sempre più larghe nei muri e nelle pareti ; in comune per tutti ,inoltre, i cittadini subiscono frequenti cadute di calcinacci e intonaco dai soffitti. In v. Tunisia, come molti ricorderanno, l’estate scorsa, sono state chiuse al pubblico ,perché divenute pericolanti in concomitanza con l’apertura del cantiere nelle vicina v. Manuzio, sia la vasca della Piscina Cozzi che la palestra adiacente; danni si registrano anche in Largo Murano, v.Costa, (Piazza Loreto), v.Valassina, v.Govone,Largo Gavirate, in zona S.Siro (presso le scuole V.Veneto e E. Conti ) e Piazza Novelli.
Per completare il quadro dei rischi e dei notevoli disagi che corrono i residenti domiciliati presso il progetto di una costruzione sotterranea non si può non rilevare anche le complicanze dovute alla presenza della falda idrica e\o di altri eventuali corsi d’acqua : non sono pochi gli acquirenti che hanno visto “naufragare”i loro box o scantinati in un mare d’acqua a causa di una sottovalutazione del problema della falda, dei canali sotterranei o per inadeguata opera di impermeabilizzazione ;infatti ciò è già successo in: v. Corvetto, v. Corsica,nei posteggi di Piazza Borromeo e di Largo Corsia dei Servi, nei garage di v. Kennedy,in v. Zara,in v. Salomone e in molte altre zone di Milano e dintorni ,come S.Donato ( da rilevare che il lavoro di pompaggio per liberarsi dell’acqua ,alla lunga , contribuisce purtroppo a danneggiare la struttura dello stabile ,oltre che ad essere costato e costare tuttora moltissimo ai privati).L’ ultimo e recente allagamento,in seguito alla falda ,è quello del cantiere per il parcheggio ,non ancora ultimato, di Piazza Novelli(24 dicembre).
*Io ho fatto domanda ,con una richiesta di accesso agli atti, riguardo alle effettuate analisi e prove relative alla stabilità degli edifici coinvolti dai tiranti , ma mi è stato risposto che questo potrà avvenire solo dopo aver già dato alla Cooperativa La Torrazza il Permesso di costruire .
Concludo con quanto ha dichiarato pubblicamente il Consigliere comunale Capogruppo dei Verdi, Maurizio baruffi: “La questione tiranti **si è rivelata una truffa nei confronti dei cittadini e ci sono geometri strapagati che insabbiano le documentazioni e le relative carte”.
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**Bisognerebbe aggiungere anche quella dei corsi d’acqua e la falda idrica.
Grazie per l’attenzione – Salvina Inzana –portavoce del comitato “Salviamo il verde” email : nicamarino@hotmail.it - cell 3335997737 I

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